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mercoledì 26 dicembre 2012

VR DeSign

Vi presento il Logo che da oggi sarà la firma di tutti i miei lavori!!!
Cosa ne pensate?


martedì 18 dicembre 2012

ART, COLOR, ENERGY...

Qualche immagine del maestro Massimo Alberto De Santis.

Le troverete tutte (e molte altre) sulla sua pagina Facebook MASSIMO ALBERTO DE SANTIS ART COLOR ENERGY

Buona visione!













lunedì 10 dicembre 2012

BI-SOGNO



Disegno di Rogério Puhl




"C’è bi-sogno di parole nuove, idee rinfrescanti, che non siano solo momentanee come (tormentoni)acquazzoni estivi, che arrivano improvvisi e dopo aver stuprato l’azzurro del cielo, veloci come puttanieri in cerca di sfogo dalle gelide lenzuola delle mogli, fermano la polvere depositata per settimane sul bitume, di una consistenza ormai viscosa. 

C’è bi-sogno di quelle parole, che diventano semplificazioni di ragionamenti incomprensibili, che diventano digeribili pure dai profani. Quei ragionamenti improvvisi, che ti resuscitano dal torpore notturno nel bel mezzo di un (bi)sogno lucido.

Un bi-sogno, che diventa necessità per chi lavora con le mani collegate in presa diretta con la mente. Usare aree vaste di entrambi gli emisferi contemporaneamente. Sfruttare zone sempre nuove del cervello per non rimanere impantanati nell’ovvietà e nella quotidianità. Non scivolare mai nella trappola del banale e del luogo comune.

C’è bisogno di “svuotare la tazza”. Svuota la mente se vuoi riempirla di cose nuove. Brucia la mappa prima di iniziare un viaggio.

C’è bi-sogno di non procrastinare. C’è bi-sogno di non abbarbicarsi a credenze e ricette pre-stabilite, né a persone, cose o animali. Tutto è destinato ad avere una fine e non è legandoti una zolletta di zucchero al dito che le eviterai di sciogliersi se viene immersa nel caffè. Finirai inevitabilmente per scottarti il dito.

C’è bi-sogno di lasciar fluire l’energia che contiene il proprio corpo e spargerla nel mondo quando se ne avverte il bi-sogno. C’è bi-sogno di amare, ma prima c’è bi-sogno di farsi un’idea corretta di cosa in realtà sia l’amore. Il concetto più discusso del mondo. Il sentimento meno compreso. Il sentimento più odiato.
Se si “odia l’amore” probabilmente c’è qualcosa che non va in noi stessi o nella concezione che ci siamo creati. Se abbiamo paura dell’amore ci sbagliamo. Non è l’amore che ci fa paura, ma il modo in cui “non” lo abbiamo digerito. Se si teme l’amore si ha bisogno dell’amore. C’è bisogno di eliminare la paura o almeno arginarla con sacchi di amore, disposti in modo da formare dighe nei punti in cui il letto della vita non riesce a contenere  il flusso.

C’è bi-sogno di aprire le valvole. C’è bi-sogno di far fluire le idee. C’è bi-sogno di ricercare, capire l’esistente, assorbire gli insegnamenti, ascoltare le opinioni e poi c’è bi-sogno di lasciar passare via tutto. C’è bi-sogno di cercare assiduamente il miglioramento, ma non ossessivamente. C’è bi-sogno di conoscere i propri limiti e per farlo bi-sogna raggiungerli, stuzzicarli, stimolarli e dissacrarli; ci si accorgerà che sono più volubili di quanto credessimo.

C’è bi-sogno di avere dei bi-sogni. Sogni doppi. Una parte la vivi nella tua mente. La seconda, quella che si è sdoppiata, hai bi-sogno di viverla sul serio.

C’è bi-sogno di dare sfogo al tuo bi-sogno, coltivarlo, assecondarlo, esaminarlo da tutte le prospettive poi tuffarsi a capofitto e finalmente soddisfarlo!"

(Liberamente ispirato a riflessioni notturne)



In fondo ad ogni post potete esprimere le vostre reazioni senza dover per forza commentare ed in modo assolutamente anonimo cliccando nelle caselline: "Divertente", "Interessante" o "Non mi piace". 

Grazie, alla prossima!

martedì 4 dicembre 2012

Fletto i muscoli...e i neuroni!

Pablo Picasso, "Donna che piange"

(Picasso è noto per essere uno "Scarabocchiatore di tele" e "Magnapane-A-Tradimento" tra gli esperti d'arte di tutto l'Universo oggi conosciuto)


Mi preme rivolgere un monito ai profani dell'arte che di fronte ad un dipinto Cubista, Espressionista o Astratto, esclamano con evidente disprezzo frasi come " Che è 'sto scarabocchio?!?" oppure "Mio figlio di 3 anni farebbe di meglio!".

Premesso che, il vostro figlio/nipote/cugino di 3 anni con grande probabilità ne sa più di voi (e più di me) per quanto riguarda l'espressione dei propri sentimenti attraverso il disegno (e non solo) dato che non ha ancora subìto tutti i vari condizionamenti e dogmi della società, vi esorto ad andare oltre la semplice forma in quanto tale.

Detto questo ci tengo a precisare che sono un grande estimatore dell'arte Classica e sono convinto che ci voglia un percorso che passa per lo studio "scientifico" della realtà in cui viviamo (anatomia umana, prospettiva, geometria, assonometrie varie, proporzioni ecc.) per avere  un'idea quanto più realistica di ciò che ci circonda.

Attraversato questo passaggio obbligatorio, bisogna però, andare oltre, espandere le sensazioni ed evidenziare i propri nervi e allora si che ci si può definire Artisti!!!

Ovviamente ci vogliono anni di studio e fatica prima di raggiungere la cosiddetta "maturità artistica" e non è detto neanche che ci si riesca, ma cito Martha Medeiros (non è di Pablo Neruda!!!) per esprimere, con le parole di chi sa usarle molto meglio di me, questo concetto che mi ronza in testa oggi:
Lentamente muore
chi diventa schiavo dell'abitudine,
ripetendo ogni giorno gli stessi percorsi,
chi non cambia la marcia,
chi non rischia e cambia colore dei vestiti,
chi non parla a chi non conosce.

Muore lentamente chi evita una passione,
chi preferisce il nero su bianco
e i puntini sulle "i"
piuttosto che un insieme di emozioni,
proprio quelle che fanno brillare gli occhi,
quelle che fanno di uno sbadiglio un sorriso,
quelle che fanno battere il cuore
davanti all'errore e ai sentimenti.

Lentamente muore
chi non capovolge il tavolo,
chi è infelice sul lavoro,
chi non rischia la certezza per l'incertezza per inseguire un sogno,
chi non si permette almeno una volta nella vita, di fuggire ai consigli sensati.

Lentamente muore chi non viaggia,
chi non legge,
chi non ascolta musica,
chi non trova grazia in se stesso.

Muore lentamente chi distrugge l'amor proprio,
chi non si lascia aiutare
chi passa i giorni a lamentarsi
della propria sfortuna o della pioggia incessante.

Lentamente muore
chi abbandona un progetto prima di iniziarlo,
chi non fa domande sugli argomenti che non conosce,
chi non risponde quando gli chiedono qualcosa che conosce.

Evitiamo la morte a piccole dosi,
ricordando sempre che essere vivo
richiede uno sforzo di gran lunga maggiore del semplice fatto di respirare.

Soltanto l'ardente pazienza
porterà al raggiungimento
di una splendida felicità.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/poesie/poesie-d-autore/poesia-23857>

Il problema non è comporre una bella immagine, ma lasciare il segno di una Liberazione, di un'Energia Umana.

Alla prossima!

sabato 1 dicembre 2012

Espressioni facciali


Quelle che vedete nell'immagine qui sopra sono solo alcune di una serie di carte per bambini disegnate da me.

Mi sono state commissionate da una Psicologa che ne aveva bisogno per fare determinati test con i propri pazienti più giovani. 
Devo confessare che mi sono divertito molto a disegnarle, anche perchè è stato il mio primo lavoro vero con la nuova Tavoletta Grafica! 

Le carte sono in totale 40 e riproducono parecchie espressioni del viso in cui i bambini possono riconoscersi. I colori sono volutamente vivaci e semplici, con qualche effetto in stile manga.
A quanto sembra piacciono molto ai bambini che le hanno usate fino ad ora ed ovviamente per me è un'immensa soddisfazione!
Alle carte disegnate sono associate altre 96 carte contenenti altrettante diverse situazioni.

Se qualcuno fosse interessato ad acquistarle può contattarmi direttamente qui sotto.

Ciao a tutti!!!

Black Widow


Una mia interpretazione di Natasha Romanoff, alias "Vedova Nera"

mercoledì 21 novembre 2012

Ricerca Continua

Illustrazione di Jacek Yerka


Ciao!
Come vi ho già anticipato qualche post fa, al momento sto lavorando sulle mie capacità.
Sto continuando a studiare perchè, insieme alla mia creatività, sento il bisogno di ampliare sempre più le mie conoscenze e abilità.
Così sto leggendo parecchi libri sull'uso dei colori e sull'anatomia umana così come sulla Comunicazione Visiva e sulla realizzazione del fumetto. Al contempo ovviamente continuo a scarabocchiare e creare progettini più o meno realizzabili, che molto probabilmente posterò su questo blog...
...prima o poi ;)

Vi lascio con la mia "frase guida" del giorno, il pensiero di un grande:

"L'Arte è ricerca continua, assimilazione delle esperienze passate, aggiunta di esperienze nuove, nella forma, nel contenuto, nella materia, nella tecnica, nei mezzi"

Bruno Munari

giovedì 15 novembre 2012

Pensiero positivo!


"L'ottimismo è la fede che conduce ai risultati. Niente si può fare senza fiducia o speranza...nessun pessimista ha mai scoperto i segreti delle stelle, né è salpato per terre inesplorate, né ha aperto nuove porte allo spirito umano"

Helen Keller


Illustrazione di Yau Hoong Tang

venerdì 2 novembre 2012

Svolta tecnologica

Finalmente anch'io sono dotato di tavoletta grafica!!!

Ero già pronto con i soldi in mano quando un angelo sceso dal cielo, sulla sua citroen rosso fuoco è venuto a portare luce sulla mia scrivania! :D

Forse la sto facendo troppo esagerata, ma dal punto di vista lavorativo per me è stata una grandissima svolta!
Non per nulla da una settimana a questa parte non faccio praticamente nient' altro che starmene davanti al PC, con questo arnese tecnologico fra le mani a scarabocchiare pagine di Photoshop.
Devo confessarvi che è qualcosa di sublime. Nonostante non sia una delle migliori tavolette che esistano sul mercato è comunque un bagaglio di pennini, pennelli, colori ed effetti grafici che non basterebbe un interno studio per contenerli.

Insomma i miei lavori hanno preso una piega ancor più soddisfacente e prossimamente li posterò qui!
 Ancora grazie!

See you next time!

lunedì 8 ottobre 2012

...Please wait...Design Loading...


Sono tornato!
Oggi non vi presento nulla, ma ho comunque voluto scrivere.
Ci eravamo lasciati mentre ero nel pieno di una crisi creativa e fortunatamente ne sono uscito fuori.
Il problema adesso è di abbondanza di idee e il lavoro che sto facendo è di organizzazione all'interno della mia mente "contorsionista"!
Comunque qualcosa bolle in pentola e prossimamente lo vedrete su questa pagina.
Ciao a tutti!
Alla prossima!

venerdì 7 settembre 2012

Creatività: livello 0


Crescere in un paese di campagna, a cento metri dal bosco, lontano dalle grigie mura della periferia urbana e ancor più distante dal frenetico centro-città ti conferisce un modo di vivere e di pensare particolare.
Non intendo migliore o peggiore. Particolare.

L'ho sperimentato subito quando, per andare alle scuole superiori, sono stato costretto a diventare un pendolare ed a spostarmi tutti i giorni con l'autobus per andare a Frascati.
Cittadina molto carina e, per chi viene da Roma, probabilmente anche da considerarsi "tranquilla".

Non lo era per me però, che all'età di 14 anni avevo vissuto e goduto della vita pressappoco rurale, fatta di casette nel bosco, partite a pallone per strada, le galline di nonna e l'atmosfera calda e rassicurante di un centro isolato dal mondo esterno. Le giornate estive passate al bar coi vecchietti che giocano a carte e i ragazzi che giocano al biliardo, una passeggiata per raggiungere la sorgente d'acqua nel bosco.

Tutto bellissimo...se sei un ragazzino o un ultrasessantenne.

Quando raggiungi l'adolescenza tutto ciò inizia ad andarti stretto e ti sembra che ti vengano negate fin troppe possibilità di successo.
L'altra parte del tuo io però ha paura; paura di affrontare una realtà sconosciuta, confusione e smarrimento nel vedere gente che cammina operosa per le strade, legge in fretta gli orari dei treni, sbircia il giornale mentre corre al lavoro.
Un formicaio di entità corporee che hanno lasciato la passione e gran parte della propria personalità in un cassetto del comodino per tirarle fuori nel fine settimana, sempre che non siano troppo stanche per farlo.
Allora inizia una vita strana. La mente inizia ad oscillare tra il rassicurante, ma opprimente, passato e il frenetico, ma nuovo ed eccitante presente, che iniziano una violenta scazzottata.
Non bastava la tempesta ormonale, l'ancor viva pubertà, le scariche di testosterone che ti hanno sbalzato improvvisamente nell'anticamera del "mondo adulto".
Quell'energia adesso devi incanalarla nello studio, ma è un impresa ardua quando sei distratto da quel nuovo modo di vivere che hai appena scoperto.
I compagni di classe all'inizio sembrano assurdi e ti accorgi che ti guardano come fossi un alieno, allora fai di tutto per diventare come loro. Inizi a seguire una determinata moda, cerchi di imitarne il linguaggio e mimetizzarti nel gruppo; non sta bene che tutti ti notino quando passi, che tutti sappiano da dove vieni...

Sì, lo ammetto! Le scuole superiori sono stato un trauma terrificante per me, anche perchè rinchiudere un sognatore come me in un Istituto Tecnico freddo e grigio è stato un torto che non avrei mai dovuto farmi.
Così una volta diplomato (e omologato) ho avuto un attimo di lucidità: "è ora di sfruttare le mie vere capacità!"
Iscritto all'Università di Architettura, Corso di Laurea in Disegno Industriale.
Non avevo ancora realizzato, però, che avevo appena fatto davvero la scelta giusta.
Infatti da lì è iniziato un turbinìo di sensazioni positive, aria fresca da respirare a pieni polmoni, amici nuovi, microcosmi affascinanti, filosofie contrastanti, ma allo stesso modo interessanti e soprattutto nuove!!!

Presente: chiuso in un Ufficio Tecnico, Settore Urbanistica (solo la parola "settore" mi dà i brividi) tra carte da protocollare, costruzioni abusive, lamentele dei cittadini ,ma soprattutto, zero creatività!

Così la mente si intristisce, si oscura, torna allo stato di confusione e, allo stesso tempo piattume, affrontato nel passaggio dal mondo paesano a quello cittadino.
Come sempre però mi faccio coraggio, penso che sono passati quasi due dei sei mesi contrattuali e so che sopravviverò anche a questo.

Scusate il post depresso e noiosamente autobiografico, ma non auguro a nessun creativo di trovarsi nella mia situazione.

Adesso inizio a scarabocchiare un po' e vediamo di resuscitarla 'sta vena creativa! :D

sabato 1 settembre 2012

Superbus: mobilità del futuro o concept fine a se stesso?




Superbus è un nuovo concetto di mobilità sostenibile, che consiste in un veicolo nuovo, nuovo tipo di infrastruttura dedicata e nuova logistica. In questo nuovo concept, l'intelligenza e l'innovazione sono state messe al centro, considerando che l'infrastruttura dedicata, su cui il Superbus corre a 250 km / h, è composta da strade relativamente economiche. 


Il mezzo di trasporto, dotato di motore elettrico, è stato presentato ed ideato dal primo astronauta olandese, il quale ha lavorato al fianco dei cervelloni della Delft University of Technology in Olanda.



Superbus misura 15 metri in lunghezza e offre posti a sedere per 23 passeggeri. 
Per migliorare il comfort e consentire una divisione in scomparti, ha 8 porte per lato. Superbus non ha orari fissi e ciò consente flessibilità nel settore dei trasporti ad alto volume a richiesta, attraverso un sistema centrale di ottimizzazione del routing. 
Così il veicolo trasporta passeggeri a destinazione senza bisogno di cambi.
(Fonte: design-dautore.com)

Voi che ne pensate? 
Credete che rappresenti davvero la mobilità di domani o siete convinti che sia un altro dei tanti concept che non avranno mai un futuro?



lunedì 27 agosto 2012

Citazione del giorno ;)

Illustrazione: Moebius

“Certi uomini vedono le cose come sono e dicono: perchè? Io sogno cose mai esistite e dico: perchè no?”
George Bernard Shaw

L'ho letta vagando a casaccio in Internet e mi ha fatto pensare molto all'essenza dell'artista e del progettista "rivoluzionario".

Voi cosa ne pensate?

sabato 25 agosto 2012

Graphics

Manifesto pubblicitario per una serata con DJ commissionato dalla Gelateria Pino (San Cesareo)

venerdì 24 agosto 2012

venerdì 10 agosto 2012

Un artista che merita: Massimo Alberto De Santis

In questo post voglio presentarvi un artista nel senso più stretto del termine. 
Uno che di arte ci vive.
Ci vive perché da quando lo conosco, e sicuramente anche da molto prima, ha sempre respirato l'odore della tavolozza e della grafite.

Massimo Alberto De Santis è un "artista" per tutto ciò che questa parola significa, è un rivoluzionario sempre a caccia della strada giusta per far capire all'infame mondo che ci circonda, la propria idea, il proprio modo di interpretare la vita. 
Da sempre per me fonte di energia positiva (artistica e non) anche se non ci lega uno di quei rapporti fraterni che si può avere con un migliore amico, indubbiamente so di intuire le note che suonano i suoi capolavori e ogni volta che lo incontro mi rendo conto di averlo afferrato, ma non fino in fondo.

Spesso concreto, a volte sfuggevole, a tratti etereo ed astratto, altre volte diretto come un jab in pieno volto; Già! Perchè Massimo è anche un grandissimo amante, praticante e insegnante di Arti marziali e Boxe. 

Il tempo che sa tenere con le gambe e con i pugni, l'elasticità dei suoi muscoli e della sua apertura mentale vi accompagneranno in viaggi fantastici colorati dalla sua fantasia, in lotte contro sculture create appositamente per allenarsi al combattimento (novità artistica di cui va giustamente fiero) e schizzi su fogli di giornale dai quali riesce ad estrudere la reale essenza degli articoli e della notizia in generale, così come ci viene propinata oggi in Italia. 

Questo è il Massimo che conosco e che apprezzo ma sono convinto che molti di voi, visitando il suo Canale youtube o una delle sue mostre oppure semplicemente facendoci una chiacchierata in un bar, scopriranno meandri della sua Arte che li affascineranno.

Buona visione!


Agenzia di viaggi...sonora



Se non sbaglio anche la musica è arte...e che arte!!!

L'arte più completa forse anche se poi ognuno tirerà l'acqua al proprio mulino.
Secondo la mia modestissima opinione però non è estremamente completa: la componente visiva a volte non è soddisfacente per "palati affamati" come il mio...infatti spesso mi ritrovo a farmi trascinare dalla musica, come molti credo, per mettere su carta, o su qualsiasi altro supporto possibile, le immagini che mi ispira.

Credo di non essere l'unico a pensare che, uno dei gruppi che hanno ispirato più viaggi mentali e artistici in generale, siano i Pink Floyd!!!
Gilmour, Waters, Barrett, Wrigth e Mason hanno accompagnato parecchie notti e parecchi pomeriggi invernali liberandoli da quel grigiore e da quell'opacità che li contraddistinguevano.


Ricurvo sulla scrivania, porta chiusa, neve sul balcone penna in mano e "The Wall" nel giradischi, risultato:


Un viaggio nella mente contorta, nel gusto e nel disgusto, nel piacere e nella rabbia, nelle contraddizioni interne ed esterne, nell'equilibrio disconnesso e claudicante della mente apatica; un murales in miniatura che mi ha liberato e mi ha fatto analizzare e riassumere piccoli grandi massi che mi portavo dietro da troppo tempo...

A dir poco psichedelico.

"Pink Floyd: Accompagnamo i vostri Viaggi dal 1965!"

giovedì 9 agosto 2012

Distacco dal passato...attraverso la continuità!




Il primo lavoro che vi presento è la mia Tesi di Laurea. 

Ha provocato parecchi nasi storti, non perché io li abbia rotti, ma solo perché ho percepito scetticismo da parte di molti "addetti ai lavori". 

Primo fra tutti me stesso. Infatti è un concept che mi è stato proposto dal mio Tutor del Tirocinio Formativo l'Architetto Luca Punzi, una persona che si dedica soprattutto all'Architettura Edile, ma non disdegna di cimentarsi in sfide più argute come Concept Cars o arredi dal design futuristico quasi spaziale, piuttosto che progetti stratosferici e al limite del fantascientifico da presentare a concorsi per la città di Dubai (a cui ho collaborato anch'io); insomma un professionista con i piedi per terra ma che, da buon creativo, ama farsi qualche "viaggetto" mentale e artistico appena può. 

Tornando a me, ho accolto la proposta non senza riserve all'inizio. Progettare un' automobile (anche se concept) con le caratteristiche formali sia di una monovolume (abitacolo) che di una Formula1(soluzioni tecnologiche e forma delle parti opache) credo sembri quasi l'inizio di una barzelletta, ma da persona che ama mettersi in discussione e, soprattutto adora giocare col Design e coi luoghi comuni, mi sono rimboccato le maniche (tanto per non usare luoghi comuni ;-)) e ho iniziato a scarabocchiare.

Matite su matite, carta su carta, occhiaie su occhiaie è nato un bel progettino, fantascientifico com'era in fase embrionale, ma stuzzicante e divertente come tutte le cose che mi piacciono.

Non nego che ho dovuto fare una grrrrossa opera di convincimento nei confronti del mio relatore, ma alla fine l'ho convinto e così ho portato un prodotto ecologico, innovativo dal punto di vista concettuale, tecnologico e gradevole; un SUV adatto anche agli "abbraccia alberi" poichè dotato di motore elettrico alimentato sia dalla rete elettrica che dai pannelli solari organici installati sul tettuccio, i quali, oltre ad essere funzionali sono anche in linea col colore scelto;

Le altre soluzioni tecnologiche sono la ruota orbitale, che mi consente di avere le ruote anteriori fuori dalla scocca principale, e l'uso del relight per gli interni. 
Per chi non lo conoscesse è un tessuto che si illumina proprio come una lampadina ma ha tutte le caratteristiche di lavorabilità, resistenza e lavabilità di un tessuto normale...solo che si accende!!! ^_^ (http://www.gzespace.com/gzenew/index.php?pg=home&lang=en)

Detto questo mi ricollego al titolo del post anche perchè probabilmente qualcuno se lo sarà chiesto: che minchia c'entra? Un attimo di pazienza e ve lo spiego.
Diciamo che ha un doppio senso, infatti è riferito sia al progetto, che ho appena esposto come un concentrato di tecnologia e innovazione futuristica ma che in realtà si presenta con linee molto morbide e tondeggianti e le ruote anteriori ricordano molto le prime automobili.

Il secondo riferimento "nascosto" nel titolo è legato più ad una questione personale: per tutti i laureati la Tesi rappresenta il passaggio tra "il mondo d'emmenthal dell'Università" (citaz. Enrico Brizzi ) e l'infamissimo mondo del lavoro, cercando però di mantenere una continuità creativa in un crescente turbinìo di sensazioni ed idee coinvolgenti, che possono rivelarsi vere e proprie "cagate" oppure (magari) la svolta della carriera.

Spero che consideriate questo progetto come in realtà è la sua vera essenza:
divertente, provocatorio, concettuale e soprattutto un esercizio di stile...
...che non fa mai male quando le idee strabordano da tutte le parti ;-)

Ciao! Alla prossima!


Roba da Disegnatori: Parola di Bruno Munari

Roba da Disegnatori: Parola di Bruno Munari: Cercando recensioni di " Arte come mestiere " di Bruno Munari mi sono trovata a leggere questo bell' estratto messo in rilievo da Alessandro...

Distributore (non automatico) di idee!!!

Blogger Neonato!!!



Finalmente anche io sono entrato a far parte dello "strano mondo dei Bloggers"...

...un po' per curiosità, un po' per voglia di farmi conoscere, un po' per bisogno di sfogarmi attraverso la scrittura, un po' anche per rifugiarmi in un luogo diverso dal mio profilo FB o Twitter, lontano da "monitor" indiscreti ;-)

Anche perché, ogni volta che apro un blog, ho l'impressione di entrare più in profondità nella vita del blogger di turno e, nella passione che riversa in quelle righe, riconosco la voglia che ho da sempre di esprimere le mie idee sia che si tratti di ritratti, che di progettazione piuttosto che simil-tentativi di poesia o
simil-malriusciti-tentativi di scrivere canzoni. 

Comunque checché se ne dica, anche se molti sono rimasti delusi o semplicemente non hanno gradito i miei "lavori" ( o i miei prezzi, anche se nessuno se ne è mai lamentato direttamente con me...), io ne sto traendo sicuramente beneficio sia dal punto di vista della soddisfazione personale (il mio ego si gonfia ad ogni lavoro che consegno e vedo realizzato :D ) che dal punto di vista della fiducia nei miei mezzi; se l'Università, con la sua burocrazia, i suoi scarsi mezzi e alcuni professori bacchettoni (per non essere volgare), ha cercato di avvilirmi e annichilire la mia voglia di fare, io con la mia forza e con l'aiuto degli affetti e dei colleghi coetanei, ho sempre rialzato la testa e ho continuato a camminare. 

Oggi sono solo uno stagista che si affaccia sul mondo del lavoro e si arrangia a fare qualche lavoretto sparso ma sarà molto difficile togliermi dalla mente che l'Arte e il Design sono il mio passato, presente e futuro professionale perchè certamente sono la mia PASSIONE!

Mi do (e vi do) il benvenuto! Grazie! ;)


P.S.: Ringrazio anche tutti i blog, i siti e le persone fisiche che mi hanno aiutato dal punto di vista formativo e quelli che mi hanno dato fiducia, anche se poi se ne sono pentiti, perché mi hanno comunque aiutato a crescere in tutti i sensi.